
La giornata inizia presto. Sveglia alle otto, alle nove ho il treno per Busan, la seconda città più grande della Corea. Mi trovo al Kumoh National Institute of Technology a Gumi. Sono venuto in visita per una settimana. Il treno è molto veloce. In sole due ore sono in città. Prendo un taxi e mi dirigo in albergo per fare il check in e lasciare i bagagli in camera. Alloggio all’hotel Phoenix in centro. Mi affaccio alla finestra e riconosco subito l’edificio che ospita il Jacalchi Market. Avevo letto il giorno prima che il palazzo era stato inaugurato lo scorso dicembre. Visto che mezzogiorno si sta avvicinando, e visto che io vado pazzo di pesce, vado al mercato. All’esterno ci sono bancarelle ovunque, donne sulle sessantina tutte vestite uguali, che vendono centinaia di pesci, la maggior parte dei quali ancora vivi, tenuti in vasche con acqua corrente. Entro nell’edificio. Primo piano. Non ho mai visto nulla di simile. Credo si potrebbe sfamare un’intera popolazione con tutto il pesce presente.

Continuo a camminare. Credo di non riuscire a riconoscere il 50% dei pesci. Ce ne sono talmente tanti, di tutti i tipi, vivi…Salgo al secondo piano ove ci sono diversi ristoranti. Mentre passeggio vengo fermato da un’infinità di camerieri, ognuno che cerca di convincermi a sedermi nel proprio ristorante. Passo oltre, non ho abbastanza appetito. Vado al terzo piano. Credo che sia vietato stare qua. Non c’è nulla, tutto ancora in costruzione. Nessuno mi ha visto. Decido di visitare gli altri piani. Quarto, quinto, sesto e settimo. Edificio bellissimo, strano pensare sia stato concepito per il mercato del pesce. Meglio tornare al piani bassi. Scelgo un ristorante e decido di mangiare sashimi. Fantastico, mi chiedo ancora come ho fatto a finire tutto ciò che mi hanno portato. Pago ed esco all’aria aperta. Mentre cammino vedo della gente che gioca a golf, in una struttura indoor. Non ho mai giocato, ma ho sempre desiderato provare. Cerco l’entrata. Pago, mi danno una mazza e inizio. Sono il giocatore meno professionale presente. Tutti con la loro sacca delle mazze, scarpe giuste, guantini. Io ho una mazza sola, al posto delle scarpe da golf indosso scarponcini Timberland e inoltre non ho mai giocato. Faccio due tiri. Un signore mi vede e decide di darmi lezioni, fortunatamente. Culo in fuori, ginocchia morbide, braccio sinistro teso, grip giusto e riprovo. Diciamo che ci è voluto un po’ di tempo e qualche cesta di palline prima di fare qualche tiro decente ma alla fine cè l’ho fatta. La prossima volta sfido Tiger Woods. Sono stanco e decido di smettere. Vado in un altro mercato, il Gukje Market, probabilmente uno dei mercati più famosi di tutta la Corea. Qui si può trovare qualunque cosa. Un tempo si vendevano addirittura armi. Mentre chiedo informazioni conosco un ragazzo del posto. Facciamo due passi insieme e gli chiedo qualche consiglio relativamente ai posti da visitare. Dopo un’oretta lo saluto e prendo la metro. Prima fermata: Lotte department store, vediamo se c’è qualche bel vestito qua in Corea. Nulla di che, abbastanza simile al Giappone. Non più interessato allo shopping mi butto sul culturale. Prossima fermata: Busan museum of modern art. Esco dalla stazione della metro e vengo colpito dall’edificio BEXCO (Busan Exhibition and Convention Center), struttura utilizzata per l’APEC. Il museo può aspettare. Entro e faccio due passi. Attrazione del momento: London Carnival in Busan. Come un bambino, prendo il biglietto di ingresso e vado al carnevale. Le giostre al chiuso. Autoscontri, calci in culo, top-spin, casa degli specchi. Rimango molto colpito da degli stuntmen inglesi che corrono in motocicletta su un muro verticale, un gran cilindro in legno. Conosco delle ragazze coreane. Le invito a cena. Accettano ma mi chiedono di aspettarle due ore perché ora stanno lavorando. Non ho voglia. Prendo un taxi e vado a Haeunde, il quartiere notturno di Busan, per il museo si è fatto tardi. Chiedo al tassista di portarmi in un bel ristorante con vista sul mare. Facciamo un incidente. Niente di grave. Mezz’ora di contrattazioni e alla fine il tutto si conclude con un pagamento in contanti immediato e tutti i moduli vengono stracciati. Ripartiamo e dopo cinque minuti arrivo al ristorante. Il tassista mi fa lo sconto. Il ristorante ha una vista stupenda ma è pieno. Devo aspettare mezz’ora. Non avendo nulla da fare decido di sedermi nei tavoli all’aperto, sorseggiando un bicchiere di vino italiano. Il tavolo è pronto. Filetto e vino argentino. Cena finita, voglio andare a divertirmi. Prima tappa, il casinò Paradise. Dopo cinque minuti di slot machines perdo tutto, non sono mai stato fortunato. Giro per i tavoli di baccarat e mi viene in mente l’ultimo film di James Bond, Casinò Royale. Qua le puntate non sono così alte, ma sfiorano i 10000 euro. Non sapendo giocare e non volendo perdere altro esco dal casinò alla ricerca di qualche locale. Vado in discoteca. Conosco dei ragazzi inglesi che coincidenza vuole lavorassero al carnevale che avevo visitato il pomeriggio. Prendo un cocktail. Inizio a ballare con due ragazze coreane. Non credevo si muovessero così bene qua le ragazze, mi sembra di tornare ad un anno fa in Havana, Cuba. La serata continua. Cuba libre gratis fino all’una di notte. Conosco delle ragazze inglesi, anche loro lavorano al carnevale. È tardi, prendo un taxi e torno in albergo. Avrei voluto vedere la città di notte ma mi addormento. Il tassista mi sveglia all’entrata dell’hotel. Arrivo in camera e crollo. Che serata….
2 commenti:
Tu si che spacchi...è incredibile su come ti adatti alle nuove situazioni (e relazioni..) che ti capitano giornalmente ... Mi raccomando di non portare rampinellini a Bergamo che non sono ben accetti da queste parti con l'aria che tira..
Tyron
STAI VIVENDO UN CASINO DI ESPERIENZE...CHE FORTUNA FRATELLINO!!!
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